mercoledì 25 febbraio 2015

Bellezze nascoste di Milano

Monumento alle cinque giornate (dettaglio primo giorno)
Ebbene sì, Milano è una città che nasconde tanti piccoli tesori, il problema è che non li guardiamo mai come meriterebbero.
Il monumento di piazza V giornate è uno di quelli.
Probabilmente di questa piazza si conosce bene la Coin ma non altrettanto bene la bella scultura di Giuseppe Grandi.


Forse da lontano, in mezzo al traffico, ai tram e ai palazzi alti non spicca ma avvicinatevi e vedrete delle sculture eseguite con vero talento e maestria (quella di una volta!)
La realizzazione di quest'opera ha impegnato molto l'artista come viene descritto in questo interessante articolo "la scultura italiana - approfondimenti".
Le cinque giornate sono allegoricamente rappresentate da cinque sculture di donne.

Prima giornata (richiamo alla lotta)

Seconda giornata (disperazione per la morte)

Terza giornata "Meglio morire di ferro che di forca"

Leone (vittoria e combattività)
Dopo questo bagno di cultura godetevi la passeggiata in porta vittoria con un filo di orgoglio in più (se siete milanesi!) sapendo che proprio qui il popolo ha sconfitto l'esercito austriaco e il noto generale Radetzky...









sabato 21 febbraio 2015

50 Sfumature, il film. Promosso.

Parlare bene di qualcosa che ha successo sembra un peccato capitale, allora eccomi qua, l'unica ad alzare la mano per dire che le è piaciuto.
Ho scritto un post positivo sul libro (visualizza post) o meglio sulla trilogia e qui, quasi mi sorprendo a ripetermi.
Il film rispecchia il libro nella sua essenza. Chi è rimasto deluso sperando in una specie di pellicola a luci rosse ho l'impressione che non abbia capito molto del romanzo.
La dinamica è basilare, lui vuole attirare dal "lato oscuro" lei, che invece resiste, poi cede, poi resiste e così via.
Mi è piaciuta la scelta dell'attrice, Dakota Johnson, la classica "ragazza della porta accanto", piacevole, genuina. Ci si può immedesimare senza fatica.
Non si può dire altrettanto di lui, Jamie Dornan, però capisco. Quale attore di ventiquattro, venticinque anni, bello, tenebroso, elegante e sexy avrebbe potuto interpretare Christian Grey?
Gli attori che potevano essere all'altezza hanno tutti vent'anni di troppo.
In questo film ci sono degli ingredienti che piacciono e te ne accorgi quando il silenzio della sala cinematografica è rotto da risatine o sospiri fatti all'unisono, tipo "ohhh" oppure "hi hi hi", in un incalzare di immagini suggestive, dal mega appartamento, all'elicottero, alla stanza rossa, ai frustini e le manette e via via.
Il rapporto tra Anastasia e Christian è intenso e anche se nessuno dei due vincerà l'Oscar lo hanno reso bene.
Secondo me è un film che piace, bando alle ipocrisie, perché è intriso dalla prima scena all'ultima di sesso (ebbene sì) ma anche da una stra romantica passione alla "Giulietta e Romeo" senza la quale il sesso sarebbe nulla, volgare, vuoto.







lunedì 16 febbraio 2015

Yoga!



Tra le varie attività che si possono praticare comodamente a casa, oltre alla ginnastica tradizionale fatta con i piccoli attrezzi (come descritto in un mio precedente post la palestra in casa), ci sono senz'altro quelle che non richiedono grandi spazi come il pilates e lo yoga.

Personalmente mi sono avvicinata a queste pratiche da circa tre anni a seguito di alcuni dolori alla schiena.

Prima dello yoga ho provato il pilates con la palla e quello sul mat, utilizzando libri illustrati.
Essendomi trovata molto bene ho cercato in libreria un volume che principalmente mi spiegasse le posizioni di base, così è saltato fuori questo "Yoga-Per il benessere di corpo e mente" di P. Broome e G. Bozic.
Mi sono trovata subito molto bene perchè ha delle magnifiche illustrazioni a colori e delle descrizioni chiare e semplici.
Nel testo si parla anche dello yoga come pratica spirituale, dell'importanza della meditazione e delle pratiche per la purificazione (anche fisica!)


Per un certo periodo ho praticato con il libro ma poi, com'è ovvio, la cosa ha cominciato ad essere decisamente noiosa così l'ho messo da parte e ho continuato a fare altre attività.
In alcune occasioni mi è anche capitato di praticare yoga "dal vivo" ma per incompatibilità varie (orari, costi ecc) non ho completato alcun corso.
Poi un bel giorno, vagando su youtube, sono capitata sul canale La scimmia yoga ed è stato amore a prima vista!


Lo stile grafico è originalissimo e sia il canale che il sito internet sono pieni di contenuti interessanti.
L'autrice de la "Scimmia yoga" si chiama Sara Bigatti ed è lei a insegnare e a spiegare dettagliatamente tutti i video.
Innanzitutto il canale è completamente in italiano (cosa non secondaria) e, dopo una rapida occhiata, si percepisce subito l'alto livello professionale dei video.
Lo stile proposto è il Vinyasa Yoga che è molto dinamico, quindi le posizioni base, che io avevo più o meno appreso dal mio libro, vengono eseguite in maniera concatenata e fluida.
Oltre ai video su youtube, Sara ha trovato un modo molto originale per far conoscere lo yoga, ovvero
la possibilità di acquistare le lezioni dal suo sito, pagandole a donazione.
Io le ho prese e ho cercato di seguirle per gradi e non posso negare di avere fatto un pò di fatica soprattutto all'inizio.
I video li guardavo prima, e poi spesso dovevo mettere in pausa, però piano piano ho completato le prime sei lezioni e poi mi sono lanciata anche sulle sei di livello avanzato che sono diventate la mia attuale "sfida".
Lo yoga (dinamico) è una pratica decisamente particolare, che necessita di concentrazione e calma ma anche di forza ed energia, non è ginnastica pura e semplice ma il livello "spirituale" intrinseco è individuale.
Quello che ho apprezzato molto della scimmia yoga è l'approccio molto occidentale a questo tipo di attività, che lo rende appetibile senza sminuirne la consistenza.
Provare per credere!





giovedì 12 febbraio 2015

50 sfumature. La mia opinione.

Ho accettato di leggere questa trilogia quasi come una piccola sfida, infatti, non più di un mesetto fa la mia amica E. mi ha prestato tutto il malloppo, dicendomi che era talmente intrigante che ne avrei letto uno alla settimana.
Devo ammettere che il mio iniziale scetticismo ha presto ceduto il passo ad un interesse quasi morboso per le descrizioni, fin troppo dettagliate, della James, così, effettivamente in un mese ho terminato la mia lettura.
La morale della storia è molto semplice, ovvero: fino a che punto una donna sarebbe disposta a farsi sottomettere?

Giustamente, così come ci fa credere la protagonista, Anastasia, noi siamo donne orgogliose moderne e colte e col cavolo che ci faremmo legare e imbavagliare, figuriamoci poi ridurci a chiamare un uomo "mio signore".
Tuttavia bisogna considerare che il protagonista maschile, Christian Grey, ha diversi assi nella manica,  uno di questi è di essere uno degli uomini, nota bene, più ricchi degli Stati Uniti (ci hai detto poco); la storia ci insegna che per denaro e fama alcune donne si venderebbero pure l'anima al diavolo.

Comunque Anastasia è del tutto indifferente al denaro anche perchè lui ha ben altre qualità. Innanzitutto è bello, anzi bellissimo e pure dannato (per via di un passato un pò fosco) e questo si sa, rende tutto più romantico.
Dulcis in fundo è anche giovanissimo.
Ricapitolando Christian Grey è: stra ricco, imprenditore di successo, bellissimo, tenebroso e giovane.
A questo punto oserei dire che il fatto che abbia delle leggere perversioni sia il minimo.

L'autrice fa ondeggiare tutti e tre i libri su una sorta di bilancia amore-sesso e a mio modesto avviso ci riesce piuttosto bene.
La protagonista, nella quale noi donne dovremmo immedesimarci, è la classica ragazza della porta accanto che per amore farebbe qualsiasi cosa, ma come viene spesso ripetuto, entro certi limiti.
Le attitudini sessuali più turpi e scandalose del protagonista vengono da subito relegate al passato, quando era un uomo perso e trattava le donne solo come schiave, mentre con Anastasia si inaugura un nuovo percorso e quello che viene riservato a lei sembra essere in realtà ciò che resta (di buono) di quel mondo.

Forse tre libri sono troppi, forse la storia è solo un pretesto per parlare di sesso, non so, io li ho letti e non me ne pento.
Non mi resta che vedere il film!


domenica 8 febbraio 2015

La palestra in casa (parte seconda)

Farsi una "palestra" in casa è davvero possibile, bastano pochi metriquadri e uno spazio dove riporre gli attrezzi piccoli.
Le cose più ingombranti sono sicuramente la cyclette, la fitball e la panca. Se queste ultime due possono essere ritenute non del tutto necessarie, penso che la prima sia piuttosto immancabile.

cyclette, fitball e tappetino
Potete optare per un modello pieghevole, la mia occupa pochissimo spazio ed è molto solida.
Personalmente ho rinunciato alla panca in favore della palla e di un utilissimo fermo che la tiene sempre al suo posto, evitando che rotoli incontrollabilmente per tutta la camera.

accessori della fitball
Per quanto riguarda gli attrezzi più piccoli, che sono riposti dentro un comune ripiano dell'armadio, ci si può sbizzarrire. I miei sono stati comprati nell'arco di diversi anni; in realtà non li sto usando molto perchè mi sto dedicando prevalentemente allo yoga, sempre grazie a Sara e alla la scimmia yoga (ma questo sarà un capitolo che affronterò più diffusamente in un altro post).


Mi sono stupita persino io di quante cose ci possano stare in uno spazio così piccolo.

Palla di spugna

Molla per mai

Cavigliere polsiere

Pesini
 
Elastico
 
Manubri 3 kg

Step
Infine anche un attrezzo non proprio conosciutissimo che serve per migliorare l'equilibrio e rafforzare le caviglie (per lo più si usa in riabilitazione)

Tavoletta propriocettiva

Questi materiali, ad eccezione della cyclette che potrebbe essere l'investimento più oneroso, sono tutti acquistabili su internet con pochi euro.

Un contributo che potrebbe essere di incoraggiamento per chi fa la cyclette da solo (bè non si può negare alle palestre il vantaggio della socializzazione), oltre naturalmente a della musica un pò ritmata, può venire da youtube:
In questi video si usano vere biciclette da spinning, naturalmente con la cyclette da camera bisogna un pochino adattarsi.







sabato 7 febbraio 2015

La palestra in casa (parte prima)

Quello che sto per raccontare è frutto di esperienze personali.
A Milano esistono molte palestre ma se volessimo dividerle in due macro categorie potremmo dire che ce ne sono due tipi: le palestre per ricchi e le palestre per poveri.
Nelle prime trovate sorridenti receptionist, tornelli con badge, musiche soffuse, svariate sale e salette tra le quali circolano incessantemente addetti alle pulizie, zone fitness, relax, sauna, bagno turco e via discorrendo.
Nelle seconde le receptionist, se ci sono, hanno un'aria improvvisata e poco professionale, le stanze con le attrezzature hanno lo stesso aspetto improvvisato delle receptionist, i macchinari sono un mix tra quelli nuovi e quelli vecchi, la pulizia lascia un pò a desiderare e di conseguenza se c'è il bagno turco, bè...avete capito.
Nelle palestre per ricchi esiste comunque un tariffario molto vario, caso mai non vi possiate permettere la formula open, che si aggira sui € 1.800,00 euro più, euro meno, potreste anche decidere, per soli € 700-800, di fare l'abbonamento nella fascia del mattino, quella dei pensionati.
Talvolta queste palestre si superano e offrono abbonamenti ancora più economici, dove avrete l'onore di allenarvi  per qualche ora, e sottolineo qualche, per un giorno alla settimana: la domenica.
Nelle palestre per poveri c'è sempre un'offerta imperdibile, per due, trecento euro, un anno completo, open, sale corsi, attrezzature, tutto, a parte il borsone.
Non ho capito perchè, però il borsone deve avere un valore aggiunto incredibile.

Dopo aver accumulato una serie di esperienze più o meno negative ho deciso di passare all'azione allestendo una mini-mini zona fitness in casa.
Le attrezzature variano a seconda delle esigenze, ma di base sono una cyclette pieghevole, un tappetino e una panca (ma entrerò nel merito delle attrezzature in un post successivo).
Un grande aiuto può venire dalla rete.
Su youtube ci sono molte risorse riguardo al fitness in generale, alcuni canali sono a dir poco improponibili ma in altri potrete godere di lezioni e tutorial davvero professionali.

Se vi piace il pilates vi consiglio Upside down Pilates è tutto in inglese però è molto serio.
Un canale con tantissime informazioni su come allenarsi con diversi attrezzi è Umberto Miletto
Altri esercizi anche a corpo libero, in versione più femminile CoreFXFitness e infine il mio preferito, in assoluto il più importante punto di riferimento su youtube per lo yoga:
La Scimmia Yoga di Sara Bigatti.

Le attrezzature di base e dei buoni video-tutorial possono essere la base di un valido allenamento fatto in casa.

A presto approfondirò qualche altro aspetto per mantenersi in forma risparmiando denaro.






giovedì 5 febbraio 2015

Passeggiando in bicicletta...pedalando senza fretta



Pare che oggi nevichi  a Milano...e che qualcuno abbia comunque scelto di uscire in bicicletta.
A mio modesto parere, le persone che utilizzano la bici in giornate come questa non sono aspiranti new age che amano la natura e mangiano vegano, o almeno non necessariamente, ma sono un piccolissimo esercito di gente che ha scelto di essere libera, e la libertà, si sa, non ha prezzo.


Se decideste di scegliere questo meraviglioso mezzo di trasporto, per giornate piovose o nevose, vi consiglio di munirvi innanzitutto di un cappello con visiera e magari di un paio di lucine a led da applicare davanti e dietro (non che con questo vi sia garantita l'incolumità!)


Probabilmente ci vorrebbe il caschetto, se non fosse che quelli normalmente in commercio hanno i buchi e magari il giubbino catarifrangente...ma questo sarebbe veramente un oltraggio al look :)


Quando mi alzo e vorrei fare tutto tranne una pedalata ci sono tre ottimi motivi che mi fanno cambiare idea: il parcheggio (solo strisce blu), i mezzi pubblici (lunghe attese, odori nauseanti), i soldi (perchè pagare quando posso muovermi gratis?)
E poi ci sono gli altri innumerevoli validi motivi che tutti conosciamo.
Quindi che aspettare?
"Passeggiando in bicicletta accanto a te, pedalare senza fretta..."














mercoledì 4 febbraio 2015

Viaggio a Istanbul (terzo giorno e rientro)


Per il terzo giorno a Istanbul ho scelto di visitare la parte più moderna che resta a nord.
Prima di arrivare al ponte di Galata, che si può attraversare a piedi o comodamente in tram, c'è il Mercato delle spezie, che merita una visita specialmente per portarvi a casa qualche bella fotografia.

Bancarella al mercato delle spezie
Se poi foste colti da appetito improvviso potreste assaggiare i panini con il pesce cucinati a bordo dei barconi. A noi il fatto che sembrasse appena pescato nel Bosforo non ha allettato molto...


Per raggiungere la Torre bisogna fare una piccola salita. All'interno dell'edificio avevo capito che ci fosse un museo, anche se io non ho visto niente di simile, la cosa davvero interessante è il panorama della città che si può godere.

Torre di Galata

Con qualche briciola di pane potete anche conquistarvi le simpatie dei gabbiani di Galata!


Tornati giù ci siamo diretti lungo il viale Istiklal, il primo pezzo di strada è molto caratteristico con una quantità incredibile di negozi di strumenti musicali e gatti ad ogni ingresso mentre il viale vero e proprio è più simile alle nostre vie commerciali.

Istiklal Caddesi
 Il famoso tram rosso è una semplice attrazione turistica.


Da qui in poi siamo stati colti dalla pioggia, ma per fortuna il nostro viaggio era praticamente terminato.
La mattina del quarto ed ultimo giorno siamo partiti prestissimo e non abbiamo trovato alcun traffico così, per raggiungere l'aeroporto Sabhia G. ci abbiamo messo poco più di mezz'ora (invece delle due ore impiegate al nostro arrivo nell'ora di punta!)

Aeroporto Sabhia Gokcen








martedì 3 febbraio 2015

Viaggio a Istanbul (secondo giorno)

Dopo la scarpinata del primo giorno i miei due prodi, marito e figlio erano già stanchi e provati fin dal mattino, così abbiamo dedicato la giornata al "vagabondaggio", in realtà con un minimo di meta iniziale, ovvero il Gran Bazar.

Ingresso del Grand Bazaar
Siamo arrivati di buon'ora e i negozi stavano ancora aprendo, essendo tra i pochi avventori, evidentemente per l'orario o forse anche per il periodo dell'anno (il 25 dicembre non è un giorno che i turisti passano spesso in Turchia!) siamo stati praticamente assaliti da tutti, ma proprio tutti, i commercianti del bazar.
Ho passato una mattinata un pò imbarazzante cercando di sbirciare la mercanzia senza farmi notare con un caldo insopportabile e i richiami indiscreti dei venditori.
Alla fine ho acquistato un paio di braccialetti, tentando una ridicola e penosa trattativa, dei quali sono comunque soddisfatta!
Fuori dal Bazar ci sono delle strade strette sulle quali si affacciano decine di curiosi negozietti che vendono materiale per la decorazione di stoffe, tipo borchie, fermagli e minuterie metalliche.


Dopo il Gran Bazar io consiglierei (col senno di poi) di visitare il mercato delle spezie perchè non è lontano ed è una bella passeggiata.
Il mio giro invece prevedeva una visita alla moschea del Solimano.
Purtroppo non avevo calcolato che la distanza era veramente notevole, soprattutto per un bambino di undici anni, così, vista la magnifica giornata ho pensato di fare una bella sosta al parco dell'università...peccato che li stessero completamente rimettendo a posto e quindi fossero inagibili!


Comunque anche girovagare un pò a caso per Istanbul è una bella esperienza e si possono godere di architetture particolari e vivere un'atmosfera sicuramente molto diversa da quella occidentale (con i suoi pro e contro).


Alla fine qualcuno si è anche consolato con un bel gelato!



lunedì 2 febbraio 2015

Viaggio ad Istanbul (arrivo e primo giorno)


Per questo viaggio volevo innanzitutto ringraziare lo Ziopiero, che nel suo blog ha un bel post su Istanbul che mi è servito come punto di riferimento, molto più di altri siti turistici.
Questo viaggio l'ho fatto a Natale 2014 con la mia famiglia, quindi marito e figlio di undici anni.
Pensavo sarebbe stato molto freddo, invece abbiamo trovato una media di dieci gradi tanto che con il mio vestiario da esquimese morivo letteralmente di caldo.
La pianificazione ha richiesto un pò di tempo perchè Istanbul è una città incredibilmente grande e bisogna innanzitutto capire, avendo pochi giorni a disposizione, quali possano essere le cose interessanti da vedere (e naturalmente questo dipende dai gusti di ognuno).
Nonostante fossi stata inizialmente attratta da un giro nella Istanbul meno turistica, soprattutto dopo aver consultato il sito scoprire istanbul, attraverso racconti di parenti e amici mi sono convinta che la zona più importante da vedere fosse quella di Sultahamet e penso di aver fatto la scelta giusta.
Personalmente ho scelto un hotel su booking vicinissimo a Santa Sofia, The Million Stone Hotel, che per quel periodo faceva un ottimo prezzo.

The Million Stone Hotel
Ad Istanbul ci sono due aeroporti di cui uno centrale e l'altro lontanissimo che è ovviamente quello in cui siamo atterrati noi (almeno sono riuscita a trovare voli diretti da Malpensa).
Ho prenotato direttamente dal sito turkish airlines e mi sono trovata benissimo, sia come voli che come acquisto online.
Purtroppo siamo arrivati a Sabhia Gokcen nell'ora di punta quindi il traffico era tipo la tangenziale ma moltiplicato per dieci, di conseguenza il tragitto è durato dall'aeroporto all'hotel, quasi due ore.
Per fortuna avevamo prenotato la navetta dell'albergo!
La sera, la zona di Santa Sofia (noi eravamo appunto a pochi metri da lì) è super tranquilla e non ci sono locali notturni ma solo tanti ristorantini soprattutto in via Divanyolu (si riconosce perchè ci passa il tram).

PRIMO GIORNO

Il primo giorno siamo stati presi dall'entusiasmo e abbiamo macinato un sacco di chilometri complice il fatto che dalla cartina sembrava tutto molto vicino (sembrava!)
Prima tappa la Basilica Cisterna, la visita richiede poco tempo ma merita per la sua unicità.

Basilica Cisterna
Usciti dalla Basilica ci si trova praticamente di fronte a Santa Sofia che a sua volta si trova dinanzi ad un vastissimo spiazzo in cui si colloca anche la Moschea Blu.


Da qui si arriva agevolmente alla immensa piazza dell'Ippodromo dove si trovano due antichi e imponenti obelischi e la Colonna Serpentina.
Questa piazza è molto pulita e curata e dispone di svariate panchine e aree verdi; ci sono anche molti pittoreschi carretti di cosiddetti street food ma, secondo la mia esperienza il cibo è assai più bello che buono.


Avendo a disposizione ancora l'intero pomeriggio abbiamo optato per la visita al Museo Topkapi.
Le indicazioni all'interno sono praticamente inesistenti e quindi la visita fai-da-te non è il massimo.
La stanza delle armi è piuttosto moderna e ha delle belle teche mentre quelle del tesoro, purtroppo, hanno una scarsa illuminazione e gli oggetti, seppur belli, non si apprezzano del tutto.
Nelle sale vige l'assoluto divieto di scattare foto (sigh!), in compenso abbiamo potuto gustare una fresca e super vitaminica spremuta di melograno.




Dalla terrazza del Topkapi si gode di un'ottima vista del Bosforo e quindi si presta a molte inquadrature da cartolina.

Questo è un pò il tipico tour del primo giorno, un pò stancante ma molto soddisfacente.