sabato 21 febbraio 2015

50 Sfumature, il film. Promosso.

Parlare bene di qualcosa che ha successo sembra un peccato capitale, allora eccomi qua, l'unica ad alzare la mano per dire che le è piaciuto.
Ho scritto un post positivo sul libro (visualizza post) o meglio sulla trilogia e qui, quasi mi sorprendo a ripetermi.
Il film rispecchia il libro nella sua essenza. Chi è rimasto deluso sperando in una specie di pellicola a luci rosse ho l'impressione che non abbia capito molto del romanzo.
La dinamica è basilare, lui vuole attirare dal "lato oscuro" lei, che invece resiste, poi cede, poi resiste e così via.
Mi è piaciuta la scelta dell'attrice, Dakota Johnson, la classica "ragazza della porta accanto", piacevole, genuina. Ci si può immedesimare senza fatica.
Non si può dire altrettanto di lui, Jamie Dornan, però capisco. Quale attore di ventiquattro, venticinque anni, bello, tenebroso, elegante e sexy avrebbe potuto interpretare Christian Grey?
Gli attori che potevano essere all'altezza hanno tutti vent'anni di troppo.
In questo film ci sono degli ingredienti che piacciono e te ne accorgi quando il silenzio della sala cinematografica è rotto da risatine o sospiri fatti all'unisono, tipo "ohhh" oppure "hi hi hi", in un incalzare di immagini suggestive, dal mega appartamento, all'elicottero, alla stanza rossa, ai frustini e le manette e via via.
Il rapporto tra Anastasia e Christian è intenso e anche se nessuno dei due vincerà l'Oscar lo hanno reso bene.
Secondo me è un film che piace, bando alle ipocrisie, perché è intriso dalla prima scena all'ultima di sesso (ebbene sì) ma anche da una stra romantica passione alla "Giulietta e Romeo" senza la quale il sesso sarebbe nulla, volgare, vuoto.







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